ARCES - Eurodesk - News Unione Europea | Luglio 2011
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Eurodesk - News Unione Europea | Luglio 2011

"Non ci casco" per una guida sicura
Sensibilizzare i giovani a comportamenti di guida corretti e responsabili e diffondere una "cultura della sicurezza" in tutti gli ambienti di vita: sono gli obiettivi del progetto “Non ci casco”, promosso dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in collaborazione con l'Istituto tecnico agrario Emilio Sereni di Roma. Il progetto ha previsto la creazione di un sito web online da aprile che offre ai ragazzi la possibilità di documentarsi sull'argomento ma anche di partecipare attivamente all'iniziativa, pubblicando idee, racconti e immagini. Un'occasione, dunque, per imparare in modo divertente, dando spazio alla propria creatività e condividendo opinioni, commenti e proposte con altri coetanei. Sul sito, rivolto in particolare agli studenti dell'ultimo anno della scuola secondaria inferiore e a quelli del primo anno delle superiori, si trovano approfondimenti sui temi dell'educazione stradale (uno tra i fondamentali ambiti educativi riconducibili all'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione) e della sicurezza diffusa, istruzioni per conseguire il patentino per la guida dei ciclomotori, statistiche e altre informazioni. Non ci casco punta, così, alla promozione e alla diffusione di comportamenti sicuri e consapevoli non solo in ambiente stradale, ma in tutti i contesti di vita.
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La Polonia assume la presidenza di turno dell'UE
La Polonia assume la presidenza di turno dell'UE in un momento difficile, contrassegnato da una ripresa economica non uniforme, dalla crisi del debito della Grecia e dall'instabilità politica nell'Africa settentrionale. Tra le priorità della Polonia per il prossimo semestre figura un maggiore coordinamento tra i paesi europei per rilanciare l'economia e creare nuovi posti di lavoro. Il paese sostiene le proposte di un atto per il mercato unico, per agevolare la libera circolazione in Europa, compreso lo sviluppo di servizi digitali transfrontalieri e il commercio online. La stabilità delle finanze pubbliche è considerata altrettanto importante. La Polonia verificherà il rispetto da parte dei paesi europei degli obiettivi concordati in materia di bilancio nel primo semestre dell'anno. Nel corso della presidenza polacca i paesi europei avvieranno anche i negoziati sulle proposte riguardanti il bilancio dell'UE per il periodo 2014-2020. La Polonia invita i leader europei a concentrare i fondi dell'UE sulla crescita, con investimenti in infrastrutture chiave e nella formazione. In programma ci sono inoltre proposte per regolare meglio i mercati finanziari, in modo da evitare ulteriori crisi. Tra le altre priorità figurano un approccio comune in materia di forniture alimentari ed energetiche, sicurezza e difesa. L'attuale riforma della politica agricola comune dovrebbe garantire la sicurezza alimentare, promuovere un'agricoltura sostenibile e sviluppare le aree rurali. Nel frattempo la Polonia lavorerà ad una strategia energetica comune che rafforzi la capacità dell'UE di assicurarsi forniture più economiche e affidabili sui mercati internazionali. Il paese auspica anche una maggiore collaborazione sulle politiche di sicurezza e difesa, per conseguire un migliore coordinamento in settori come il controllo delle frontiere e la capacità di reazione alle crisi ed emergenze. La presidenza cercherà inoltre di intensificare le relazioni dell'UE con paesi dell'Est europeo, come Armenia, Azerbaigian, Georgia, Moldova, Ucraina e Bielorussia. La Polonia spera di portare avanti i negoziati sugli accordi di associazione, per eliminare le barriere commerciali e liberalizzare i visti. La Polonia è favorevole all'espansione dell'UE e sosterrà gli ultimi passi che restano da compiere alla Croazia per entrare in Europa e i negoziati in corso con Turchia ed Islanda.
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Pubblicazione sull’uso dell’alcol fra i giovanissimi
Si accorcia di anni, anche di decenni, l’attesa di vita per i giovani e i giovanissimi alla ricerca dello sballo da alcol, fenomeno che si dilata in maniera esponenziale soprattutto nei fine settimana e nei periodi di vacanza grazie alle maggiori occasioni di socializzazione e al controllo dei genitori che si allenta. E la sbornia di ultima generazione ha anche un nome: si chiama binge drinking e consiste nel bere una grande quantità di alcol molto velocemente per ubriacarsi il prima possibile. Un eccesso già di per se dannoso che, se ripetuto costantemente nel tempo – soprattutto in presenza di problemi come l’obesità o di altri aspetti caratteristici della sindrome metabolica che vedono al centro della problematica il fegato grasso che diventa una vera e propria bomba ad orologeria in grado di accorciare sensibilmente le aspettative di vita. La conferma arriva da uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e pubblicato sulla rivista scientifica ”Alcohol and Alcoholism”, che ha preso in esame l’associazione e l’amplificazione dei danni al fegato generati da alcool e obesità insieme. Due concause che non si sommano, ma si moltiplicano esponenzialmente. Secondo le ultime statistiche (Iss), in Italia a darsi alla bottiglia sin dalla tenera età è il 42% dei ragazzi e il 21% delle ragazze minorenni. L’alcool seduce anche i bambini: 18 su 100, decisamente al di sotto dei 16 anni, hanno adottato almeno un comportamento a rischio alcool-correlato. E se i numeri sull’abuso di alcolici tra giovanissimi spaventano, non meno impressionanti quelli legati all’obesità e al sovrappeso, problemi che interessano ben 1 bambino su 3. E quando obesità e alcool si incontrano ne esce un mix pericoloso quanto quello creato dal suo opposto: il digiuno prolungato per incrementare l’effetto ”sballo” da consumo di alcool, fenomeno (detto drunkoressia) particolarmente diffuso tra le ragazzine. La risultante di questo processo sarà un impennarsi della spesa sanitaria per le cure richieste da questa patologia e un numero sempre più grande di adolescenti col fegato compromesso che saranno adulti malati e quindi ancor piu’ bisognosi di cure mediche.
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Al via il "Fondo Mecenati" per l’imprenditoria giovanile
Avviso pubblico della procedura per il cofinanziamento di progetti volti a promuovere, creare, sviluppare, sostenere ed incoraggiare l’imprenditoria tra i giovani di età inferiore ai 35 anni nonché promuovere e sostenere il talento, l’immaginazione, la creatività e le capacità d’innovazione dei giovani di età inferiore ai 35 anni nel campo della cultura, della musica, del cinema, del teatro, dell’arte, della moda, del design e della tecnologia (c.d. “Fondo Mecenati”).
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Disegno vincente per la nuova moneta da 2 euro
I cittadini e i residenti dell'area dell'euro hanno scelto il disegno vincente della nuova moneta in euro che sarà coniata il prossimo gennaio per festeggiare i dieci anni della moneta unica. La nuova moneta commemorativa da 2 euro verrà emessa da tutti gli Stati membri dell'area dell'euro. Si calcola che verranno messi in circolazione circa 90 milioni di esemplari. Il disegno vincente simboleggia come negli ultimi dieci anni l'euro sia diventato un vero e proprio attore internazionale e l'importanza che esso riveste per la vita dei cittadini (rappresentata dalle persone raffigurate nel disegno), gli scambi (la nave), l'industria (la fabbrica) e l'energia (le centrali eoliche). Per tre settimane durante il mese di maggio i cittadini di tutti i paesi dell'area dell'euro sono stati invitati a inviare i loro disegni attraverso un sito web dedicato. Tra gli oltre 800 disegni pervenuti, una giuria di professionisti ne ha selezionati cinque. Questi cinque sono stati sottoposti, tra il 6 e il 24 giugno, a pubblica votazione online tra i cittadini e i residenti dell'area dell'euro. A votare sono stati in circa 35 000. Il disegno vincente, a opera del sig. Helmut Andexlinger, disegnatore professionista presso la zecca austriaca, ha ricevuto il 34% dei voti. Questa è la terza volta che i paesi dell'area dell'euro emettono una moneta in euro con un disegno comune sulla faccia nazionale.
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Nuovo quadro finanziario UE 2014-2020
Il 29 giugno la Commissione Europea ha presentato un pacchetto di proposte legislative e relativi documenti sulle sfide politiche che l’Unione Europea si troverà ad affrontare nei prossimi anni. Nel contesto del cosiddetto Quadro Finanziario Pluriennale, la Commissione ha adottato i suoi orientamenti principali rispetto al bilancio dell’Unione per gli anni 2014-2020. Il piano della Commissione è incentrato sul finanziamento prioritario a livello UE, con un bilancio mirato alle priorità il cui ammontare complessivo per i prossimi sette anni è di: 1,025 miliardi di euro in impegni di spesa (1,05% del Reddito Nazionale Lordo UE) e 972.2 miliardi (1% del Reddito nazionale Lordo UE) in stanziamenti. L’ambizione della Commissione per il prossimo bilancio UE è di spendere in maniera diversa da quanto fatto in precedenza, con maggiore enfasi sui risultati e le performance. Il prossimo bilancio dovrà essere modernizzato attraverso il ricollocamento delle risorse verso aree prioritarie quali le infrastrutture pan-europee, la ricerca e l’innovazione, l’istruzione e la cultura, la sicurezza delle frontiere esterne e il rafforzamento delle politiche di vicinato UE. Di particolare rilevanza è la proposta della Commissione di promuovere con più forza l’istruzione e la formazione professionale, investendo soprattutto sui giovani. Al fine di superare la frammentazione tra gli attuali strumenti disponibili, propone di creare un programma integrato di 15.2 miliardi di euro per l’istruzione, la formazione e la gioventù, con un’attenzione particolare allo sviluppo delle competenze e la mobilità.
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Vacanze in Europa? Ricordate il 112
Che le vostre vacanze siano in spiaggia, montagna o città, se scegliete di trascorrere il periodo estivo in un altro paese tenete in mente il numero d'emergenza europeo 112. Il 112 è il numero di emergenza europeo dal febbraio 2009 e può essere chiamato da qualsiasi punto dei 27 paesi dell'UE. Non sostituisce i numeri di emergenza nazionali, ma offre un servizio parallelo. Naturalmente si può usare anche da casa ma è molto utile sapere che se ci si trova all'estero, in un altro Stato membro, e si ha bisogno di chiamare la polizia, un'ambulanza, o segnalare un incidente stradale, non è necessario conoscere i numeri di emergenza nazionali perché il 112 è disponibile. La legislazione europea sulle telecomunicazioni, approvata lo scorso anno dal Parlamento, ha già migliorato l'accessibilità del numero, ma per fare di più il prossimo lunedì 4 luglio la plenaria del Parlamento Europeo discuterà il rapporto sul "servizio universale e il numero di emergenza 112".
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Nasce il Garante in Italia per l'infanzia e l'adolescenza
Uno strumento per l'attuazione e la tutela dei diritti di bambini e adolescenti: è l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, che diventa realtà nel nostro paese grazie all'approvazione definitiva, pochi giorni fa, del disegno di legge da parte del Senato. Il garante, nominato dai presidenti di Camera e Senato (con un mandato che dura quattro anni ed è rinnovabile una sola volta) ha diverse competenze. Le principali riguardano informazione, ascolto e collaborazione. Dovrà infatti promuovere occasioni di sensibilizzazione e di diffusione della cultura dell'infanzia e dell'adolescenza, assicurare forme di scambio e collaborazione con tutti i soggetti istituzionali e non coinvolti, collaborare con i garanti istituiti dalle regioni, nonché vigilare sull'osservazione delle convenzioni e atti internazionali a tutela dei minori. Ha anche compiti di garanzia e funzioni consultive e di ascolto dei minori: promuove studi e ricerche a livello nazionale, raccoglie le segnalazioni di violazioni e situazioni di rischio dei diritti dei minori al numero di emergenza gratuito 114 (o agli altri numeri di pubblica utilità) e ha il potere di segnalare e denunciare alle autorità competenti abusi e situazioni di disagio, può esprimere parere sui disegni di legge e tutti gli atti relativi alla tutela dei diritti dei minori e promuovere sinergie con la Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza. Inoltre, collabora all’attività delle reti internazionali dei Garanti delle persone di minore età e all’attività di organizzazioni e di istituti internazionali di tutela e di promozione dei loro diritti, anche di altri paesi. Le legge ha istituito poi la Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, presieduta dall'Autorità e composta dai garanti regionali o da figure analoghe, ove presenti, per promuovere l'adozione di linee d'azione comuni ed individuare forme per un costante scambio di dati e di informazioni. Il 30 aprile di ogni anno, il Garante dovrà presentare al Parlamento una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente.
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Recruiting online
Una app globale dedicata al networking professionale su Facebook. Uno strumento che consentirà ad uno dei più conosciuti operatori mondiali del recruiting online di mettere in connessione persone e opportunità di impiego nel più grande e attivo social network del mondo. Si chiamerà “BeKnown”, ovvero un'applicazione progettata da Monster per consentire agli utenti di Facebook di creare una rete professionale sulla piattaforma social più popolare al mondo. Grazie a BeKnown, gli utenti possono creare connessioni con gli amici ma anche con contatti professionali provenienti da più fonti e far crescere la propria rete professionale, migliorare la loro identità professionale online, aumentando le opportunità di carriera. BeKnown è disponibile per il download all'indirizzo http://apps.facebook.com/beknown in 19 lingue ed è accessibile da qualsiasi utente di Facebook. Questa applicazione consente inoltre alle aziende di sfruttare e ampliare il loro network di relazioni per trovare ancora più facilmente talenti e gestire tutto il processo di selezione. Il punto di forza sta nel portare il networking professionale su un mercato di massa che va dai medici agli ingegneri, dagli operatori nel settore educazione al commercio e molte altre professioni.
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Rapporto UE sull’utilizzo dei giovani delle TIC per l’apprendimento
La Commissione Europea ha pubblicato ieri il rapporto 2011 su “Dati chiave sull’apprendimento e l’innovazione attraverso le TIC a scuola in Europa”. Dal rapporto emerge che i giovani utilizzano il computer ed Internet da casa per l’intrattenimento, piuttosto che per svolgere compiti legati alla scuola. Il rapporto rivela inoltre che, su base settimanale, l’83% dei quindicenni utilizzano il proprio computer per divertirsi, mentre il 46% lo utilizza per studiare. Lo studio dimostra che solamente il 20% utilizza il computer a scuola per esperimenti, ricerche e lezioni di lingue straniere. Per il rapporto completo, visitare il sito indicato sotto.
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Modernizzare la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali
In consultazione con le parti interessate, la Commissione europea sta cercando di modernizzare la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali. Il Libro verde sottolinea le possibili soluzioni future sulla base degli obiettivi già raggiunti e che permettono stesso tempo nuovi approcci per migliorare la mobilità. Ad esempio l’introduzione di una carta professionale, strettamente connessa al sistema d’informazione del mercato interno (IMI) potrebbe facilitare di molto il riconoscimento in un altro Stato membro delle qualifiche del professionista. Una carta professionale emessa da un’autorità competente nello Stato membro di origine del professionista potrebbe consentirgli di dimostrare le sue credenziali lavorative (il possesso delle qualifiche necessarie, l’abilitazione all’esercizio della professione) ai consumatori, datori di lavoro e autorità pertinenti in un altro Stato membro. Analogamente, le persone interessate sono invitate a fornire il loro contributo sul potenziale di nuove piattaforme comuni per facilitare la mobilità di lavoratori laddove non esiste un riconoscimento automatico, sviluppando una serie di criteri congiuntamente concordati per le qualifiche professionali. Essi potrebbero essere utilizzati per ridurre le differenze nei requisiti formativi). Inoltre i requisiti formativi minimi per alcune professioni (ad es. professioni sanitarie e architetti) potrebbero essere rivisti. A tal fine potrebbero essere necessari alcuni aggiustamenti della durata e del contenuto della formazione, nonché il possibile cambiamento delle capacità linguistiche per talune professioni sanitarie. Ciò rafforzerebbe la legittimità di una riconoscimento automatico delle qualifiche. Le persone interessate sono invitate a rispondere alla consultazione entro il 20 settembre 2011. Successivamente la Commissione organizzerà una conferenza a alto livello il 7 novembre 20111 Una proposta legislativa è prevista per dicembre 2011.
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Sicurezza per i minorenni sui siti di socializzazione
Tra i siti di social networking esaminati per conto della Commissione europea, solo due (Bebo e MySpace) sono impostati in maniera tale da impedire automaticamente che i profili degli utenti minorenni siano accessibili all’esterno della cerchia dei contatti da loro selezionati, mentre solamente quattro siti garantiscono automaticamente che i minori possano essere contattati solo da amici (Bebo, MySpace, Netlog e SchuelerVZ) In ogni caso la maggioranza dei 14 siti di socializzazione in rete analizzati fornisce informazioni sulla sicurezza adeguate alla giovane età degli utenti, risponde a richieste di assistenza e impedisce l’accesso ai profili di minori da motori di ricerca esterni. Attualmente il 77% dei ragazzi tra i 13 e i 16 anni e il 38% dei bambini tra i 9 e i 12 anni che utilizzano internet naviga sui siti in oggetto, testimoniando un fenomeno in continua crescita all’interno dell’UE. I risultati sono stati recentemente pubblicati in una relazione della Commissione sull’attuazione dei principi UE per un uso più sicuro dei siti di socializzazione in rete, un accordo di autoregolamentazione mediato dalla stessa Commissione nel 2009 per la protezione online dei minori. Nel quadro degli obiettivi dell’agenda digitale europea volti ad aumentare la fiducia nella rete, la Commissione ha avviato una revisione degli attuali accordi di autoregolamentazione in materia di tutela dei minori in linea. La possibilità di “taggare” una persona nelle fotografie, prevista dalla maggior parte dei servizi di socializzazione in rete, rende molto semplice la ricerca di immagini online di un utente, esponendo così i ragazzi ad ulteriori rischi, come l’adescamento tramite internet (il cosiddetto grooming) o il cyber-bullismo. I bambini e i ragazzi hanno bisogno di strumenti di sicurezza che consentano loro di gestire la propria identità online in modo responsabile. Le verifiche, svolte tra dicembre 2010 e gennaio 2011, hanno riguardato 14 siti web: Arto, Bebo, Facebook, Giovani.it, Hyves, Myspace, Nasza-klaza.pl, Netlog, One.lt, Rate.ee, SchülerVZ, IRC Galleria, Tuenti e Zap.lu. Altri 9 siti saranno presi in esame più tardi nell’anno.
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Lancio di Lingu@net Worldwide
Il nuovo sito di Lingu@net Worldwide è stato lanciato all’istituto Cervantes di Madrid il 25 maggio. Nato dallo sviluppo del vincitore “Lingu@net Europa”, il nuovo sito offre una vasta gamma di risorse online per l’apprendimento e l’insegnamento delle lingue, con orientamento e supporto per i discenti adulti. Al sito si può accedere in 32 lingue, compreso l‘arabo, il cinese, l’indi, il giapponese e il russo. Potete esprimere la vostra opinione attraverso il modulo specifico per il feedback o partecipare raccomandando una risorsa. Il progetto riceve il sostegno della Commissione Europea attraverso il Programma per l’Apprendimento Permanente.
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Indagine Eurostudent
Nonostante la crisi economica e il sofferto mercato del lavoro, i giovani e le loro famiglie continuano a percepire gli studi superiori come un volano per la mobilità sociale. Quattro studenti su dieci riescono a combinare studio e lavoro (parliamo di lavoro occasionale) e la maggior parte dei giovani che optano per lo studio accademico (il 75%) frequenta l’università restando a casa. In aumento gli studenti pendolari. Il pendolarismo è una vera e propria “strategia di sopravvivenza” adottata dagli studenti, in particolare da quanti, in condizioni socio-economiche svantaggiate, non possono sostenere i costi dello studio “fuori sede”. In media uno studente, paga 1.160 euro di tasse all’anno. Parola della sesta indagine Eurostudent che ha analizzato in modo capillare le condizioni di vita e di studio degli studenti italiani, prendendo in esame in particolare la situazione pre-rifoma rispetto all’anno accademico 2000/2009. Dieci anni di profondi cambiamenti strutturali in cui per il primo periodo si è registrato un arresto sia della mobilità internazionale che della percentuale di studenti lavoratori, tendenze che con gli anni hanno trovato un loro equilibrio fisiologico. L’indagine raccoglie indicatori importanti che mostrano “ dove va il sistema”, nell’ambito della più ampia inchiesta comparata internazionale Eurostudent IV, alla quale partecipano 25 paesi europei. Realizzata dalla Fondazione Rui in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si registra inoltre un incremento dell’età adulta degli studenti: il 7,5% degli studenti si è immatricolato a 25 anni o più; il 13% ha da 25 a 29 anni, il 6% ha da 30 anni in su. Oltre alla motivazione economica, lo studente è spinto a lavorare per desidero di maggior autonomia per “ansia da lavoro”, in quanto un immediato approccio con il mondo del lavoro gli consentirà di abbreviare i tempi di ricerca lavorativa. Il diritto allo studio non presenta miglioramenti sostanziali, sei su dieci studenti non riceve alcun supporto economico. Continua la sperequazione geografica in merito alla distribuzione delle borse di studio, e la diversa formulazione di bandi che varia da regione a regione. Le borse di studio vengono erogate nel 57,7% dagli enti di diritto allo studio, dalle Università, con il 31,2%, gli Enti Pubblici con il 5,3%. e gli Enti Privati concorrono per il solo 5,8%. La mobilità internazionale, in particolare per i laureati della magistrale, dopo un iniziale decremento nei primi anni “riformistici” è tornata al livello di 10 anni fa, in particolare grazie ai programmi europei: Erasmus,Erasmus Mundus e Leonardo da Vinci. Da evidenziare che rimane comunque un fenomeno elitario in quanto le spese da affrontare per un soggiorno all’estero sono alte e non tutti gli studenti possono permettersi di affrontarle. Paesi anglofoni, prima meta di destinazione, seguiti dalla Spagna e Germania.
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Parte in Italia l'iter per il nuovo apprendistato
È iniziato l'iter che riforma l'apprendistato a partire dai 15 anni di età. La bozza di Testo unico è stata approvata dal Consiglio dei ministri e passa ora all'esame delle Regioni e delle parti, per un'approvazione auspicata entro luglio. Nelle intenzioni del governo, il contratto di apprendistato dovrà diventare la porta d'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e «riportare il lavoro a componente essenziale del processo formativo ed educativo di una persona». La novità più importante di questa bozza in discussione riguarda la natura del rapporto di lavoro: «l’apprendistato è un contratto a tempo indeterminato finalizzato all’occupazione dei giovani», si legge nella bozza, che si può interrompere solo per giusta causa o giustificato motivo e, alla fine del previsto periodo di formazione, diventa automaticamente rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato se non viene esercitata la facoltà di recesso. La bozza di Testo unico prevede tre tipologie di contratto. Quella riservata ai minorenni è il contratto di apprendistato per la qualifica professionale, rivolto ai ragazzi a partire dai 15 anni di età. Prescrive che possano essere assunti in tutti i settori di attività, anche per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, i giovani che abbiano compiuto 15 anni. La durata del contratto è determinata in considerazione della qualifica e del titolo di studio da conseguire e non può essere superiore a tre anni. La regolamentazione dei profili formativi sarà attuata d’intesa tra le regioni e province autonome e i ministeri del lavoro e politiche sociali e dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
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07/07/2011 11:13:35      15988 visite
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