ARCES - Eurodesk - News ed Iniziative | Agosto 2011
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Eurodesk - News ed Iniziative | Agosto 2011

Volontarioineuropa.eu: nuovo sito per il volontariato
In occasione dell'Anno europeo del Volontariato, l'Ufficio d'Informazione in Italia del Parlamento europeo, la Commissione europea e il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio promuovono il progetto"Anche io volontario in Europa".
Quest'iniziativa mira non solo a evidenziare l'attività e le iniziative svolte dalle associazioni di volontariato degli Stati membri UE che contribuiscono a rafforzare il sentimento di Cittadinanza Europea, ma anche a favorire la mobilità degli operatori delle associazioni di volontariato e creare una rete europea di informazione sulle suddette attività ed iniziative intraprese in questo settore.
In tale progetto rientra anche la creazione del sito web http://www.volontarioineuropa.eu/, attivo dall'11 luglio 2011, il cui scopo è di dare la possibilità a ogni associazione volontaristica e senza scopo di lucro operante in Italia di mettere in evidenza le proprie attività ed iniziative di servizio e favorire così lo scambio di esperienze a livello europeo.
Ogni associazione può registrarsi e caricare sul sito alla sezione Registra la tua Associazione una sintetica descrizione delle proprie attività e dei propri progetti, le immagini, ed i contatti al fine di creare una rete di scambio di esperienze.

Nel sito possono essere inseriti tutti quei progetti che:
• Promuovono il senso di appartenenza dei cittadini all'Unione Europea.
• Promuovono i valori europei.
• Replicabili.
• Sostenibili.
• Coinvolgono i cittadini di altri Stati membri.
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Assistenza in caso di bisogno per i cittadini UE in vacanza
Un cittadino europeo su sei quest'anno ha programmato le principali vacanze in paesi non appartenenti all'Unione europea. Complessivamente, i cittadini europei compiono ogni anno 90 milioni di viaggi al di fuori dell'UE, per lavoro o per piacere. Ma cosa succede se un cittadino europeo necessita di assistenza quando si trova oltre i confini dell'Unione e il suo paese non ha un'ambasciata o un consolato nel luogo dove soggiorna? Tutti i cittadini UE godono di alcuni diritti relativi alla cittadinanza europea. Ad esempio, in mancanza di rappresentanze diplomatiche del proprio paese, possono chiedere assistenza a un'ambasciata o a un consolato di un altro Stato membro dell'Unione. Questo diritto si applica a situazioni ordinarie, come il furto del passaporto, un incidente o una malattia grave, nonché in situazioni di crisi, quali i recenti avvenimenti in Libia. Per rendere i cittadini europei più consapevoli di questo loro diritto, tutti i nuovi passaporti degli Stati membri dell'Unione conterranno informazioni sulla tutela consolare assieme all'indirizzo dell'apposito sito Internet dell'UE che precisa dove è possibile chiedere assistenza durante i soggiorni in paesi terzi: www.consularprotection.eu. Venti Stati membri dell'UE1 hanno già aggiunto queste informazioni nei passaporti o hanno confermato che lo faranno per tutti i passaporti di nuova emissione. Gli Stati rimanenti seguiranno prontamente questo esempio. Solo negli Stati Uniti, in Cina e in Russia tutti i 27 paesi membri dell'UE hanno una rappresentanza diplomatica. Le crisi in Libia, Egitto e Yemen hanno messo in luce l'importanza dell'assistenza consolare per i cittadini stranieri rimasti bloccati. Ad esempio, quando è scoppiata la crisi libica, erano 6 000 i cittadini dell'Unione nel paese, dove però sono rappresentati appena otto Stati membri. La tutela consolare è importante anche in situazioni ordinarie, come il furto o la perdita del passaporto, un incidente o una malattia grave, l'arresto o la detenzione.
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La ricerca del lavoro passa anche dal web

LinkedIn (http://www.linkedin.com/), uno tra i più “popolosi” network dedicati a chi cerca e trova lavoro, presente su internet, ha annunciato un nuovo plugin che permetterà ad utenti alla ricerca di nuove sfide professionali di inoltrare con facilità il proprio profilo in risposta agli annunci di lavoro presenti sul sito web del potenziale datore di lavoro. Ma come funziona questo nuovo plugin? Cliccando sul tasto “Apply with LinkedIn”, il candidato avrà la possibilità di aggiornare il proprio profilo prima di inoltrarlo al datore di lavoro; in alternativa, potrà cliccare direttamente sul tasto istantaneo “Submit Application” che invierà automaticamente al datore di lavoro i dati contenuti sul suo profilo pubblico o inizierà a compilare la presentazione della domanda di lavoro da parte del candidato. Lo stesso candidato riceverà immediata conferma dell’invio e gli verranno suggeriti contatti professionali a cui rivolgersi per aumentare le chance di essere assunto da quell’azienda. Sarà inoltre possibile gestire le proprie candidature inviate tramite il tasto sopra citato, andando nella scheda “Saved Jobs” sulla propria pagina LinkedIn, per una maggiore organizzazione ed efficienza della ricerca del lavoro.
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Conferenza sulla dimensione orientale della mobilità nell’istruzione e la gioventù
A Varsavia il 6-7 luglio 2011 si è tenuta una conferenza sulla dimensione orientale della mobilità nel settore dell’istruzione, la gioventù, la ricerca, la cultura e lo sport. La Commissaria Androulla Vassiliou ha tenuto la conferenza e sottolineato l’esigenza di sostenere non solo un maggior numero di scambi di studenti, ma anche di incrementare la mobilità di insegnanti, giovani, ricercatori e professionisti del settore culturale. La Commissaria ha inoltre ricordato le recenti proposte della Commissione per lo sviluppo di una politica di Vicinato per offrire relazioni più forti con l’UE e stabilire un’area di stabilità basata sulla prosperità e la democrazia. La mobilità e i contatti che essa crea tra le persone sono essenziali per raggiungere questi obiettivi. La Commissione ha pertanto proposto un incremento finanziario per la partecipazione dei paesi di Vicinato in tutti i programmi legati all’istruzione, la gioventù e la cultura durante i prossimi due anni fino al 2013. L’obiettivo della conferenza era di rafforzare i flussi di mobilità (sia in numero che qualità) tra l’Unione Europea e i paesi del Partenariato Orientale, individuare gli ostacoli principali alla mobilità e raccogliere le raccomandazioni per lanciare ulteriori riflessioni sulla dimensione internazionale della futura generazione di programmi di cooperazione. I partecipanti non hanno negato l’esistenza di seri impedimenti alla mobilità che continuano ad esistere tra le due regioni, in particolare legati al rilascio dei visti, il riconoscimento delle qualifiche e dei titoli di studio, la carenza di informazione sulle opportunità di finanziamento. La conferenza, co-organizzata dalla Commissione Europea e la Presidenza polacca del Consiglio UE, è stata la prima di questo tipo, rivolta ai paesi del Partenariato orientale, ed è stata considerata un ottimo strumento di promozione e di discussione.
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Azioni del Ministro della Gioventù italiano rivolte ai giovani
"Diritto al futuro", è un insieme di azioni del Ministro della Gioventù rivolte alle nuove generazioni, sui temi del lavoro, della casa, della formazione e dell'autoimpiego. Costituisce parte integrante dell'opera più vasta svolta dal Governo in favore dei giovani. "Diritto al futuro" è un pacchetto composto da cinque azioni principali:
• FONDO PER LA CASA. Consente alle giovani coppie con un reddito sufficiente, seppur di natura precaria, di ottenere un mutuo per l'acquisto della prima casa, anche se prive delle garanzie abitualmente richieste.
• FONDO PER LO STUDIO. Consente ai giovani meritevoli, ma privi dei mezzi finanziari sufficienti, di intraprendere un percorso di studi o completare la propria formazione grazie a un prestito garantito dallo Stato.
• FONDO GENITORI PRECARI. Riconosce ai giovani genitori disoccupati o precari una dote trasferibile ai datori di lavoro che li assumono alle proprie dipendenze con contratto a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.
• CAMPUS MENTIS. Un'azione organica di job placement dedicata ai migliori laureati italiani.
• FONDO MECENATI. Un fondo al quale possono accedere le grandi strutture private che intendono investire risorse proprie sulla valorizzazione professionale, lavorativa o imprenditoriale di giovani meritevoli.
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Ricerca sul rapporto tra chi cerca un’occupazione e Facebook
Dire “social network” , ormai, è come dire web. Per capire come utilizzare il social network made in Zuckerberg al meglio, studiandolo dalla parte degli utenti e non delle aziende, due referenti dell’area “social media marketing” della Fondazione CUOA hanno realizzato una ricerca inedita. Svoltasi completamente online, per capire il rapporto tra utenti e pagine aziendali. Alla ricerca hanno risposto 849 utenti. La sintesi dei risultati dice che l’utente di Facebook percepisce la presenza delle aziende come qualcosa di normale all’interno del social network, tanto che più di 8 persone su 10 hanno affermato di essere fan di almeno una pagina: un numero di utenti enorme, quindi, cui le aziende possono rivolgersi direttamente e con cui possono instaurare un rapporto e un dialogo diretto. Oltre il 33% dei rispondenti è fan da una a cinque pagine, e il 24% da sei a dieci pagine. Stupisce il fatto che le pagine aziendali sono mediamente più seguite, 68% dei rispondenti, rispetto a quelle dei personaggi pubblici/famosi (62,5%). Focus interessante della ricerca, l’indicazione della ragione per cui l’utente Facebook diventa fan della pagina aziendale. Nel 72,8% dei casi per hobby o interessi personali; segue l’essere informati rapidamente, 55,6%, l’interesse professionale, 48,4% ed il senso di appartenenza, 31%. Tra i motivi che spingono un utente a disinnamorarsi di una pagina aziendale, invece, ci sono i troppi messaggi, 64,7% (risposta più alta), messaggi troppo (o solo) pubblicitari (49,6%), messaggi ripetuti troppe volte (41,5%), notizie non interessanti/utili (40,1%), messaggi non tempestivi (28,2%) e azioni dell’azienda che non si approvano, 25,8%. Il valore aggiunto della comunicazione in un ambiente social come Facebook è proprio l’ascolto del cliente, inteso come comunicazione a tutti gli effetti bidirezionale. Ciò che l’utente chiede è di poter esprimere il suo pensiero in un rapporto alla pari con l’azienda o l’ente o il personaggio pubblico di cui è fan: visto dal lato della business page, indipendentemente da chi essa rappresenta, è dunque importante abbandonare l’autoreferenzialità e offrire ascolto all’utente. Chi volesse dire la propria o approfondire, può trovare aggiornamenti sulla pagina http://it-it.facebook.com/cuoaxte
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Rapporto sulle competenze linguistiche necessarie al mercato del lavoro
E’ ora disponibile a tutti il rapporto realizzato, per conto della Commissione europea, da un gruppo di esperti e dalla cosiddetta “Business Platform for Multilingualism”, dal titolo “Lingue per il lavoro – fornire competenze per la comunicazione multilingue nel mercato del lavoro”. Il documento presenta raccomandazioni su come meglio conciliare la domanda e l’offerta di competenze linguistiche nel mondo del lavoro. Gli esperti sottolineano in particolar modo l’esigenza di un insegnamento linguistico specifico, applicato ai singoli contesti professionali e accessibile a tutte le età e tutte le categorie professionali. La Business Platform for Multilingualism è stata lanciata nel 2009 e rappresenta le associazioni professionali, le organizzazioni sindacali e gli istituti di istruzione superiore. La Piattaforma ha lanciato un progetto mirato a sviluppare un servizio online che permette alle aziende di individuare le proprie esigenze linguistiche e conciliarle con le risorse disponibili.
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Agenda europea per l'integrazione
La Commissione ha adottato una "Agenda europea per l'integrazione dei cittadini di paesi terzi" per accrescere i benefici economici, sociali e culturali della migrazione in Europa. L'agenda pone l'accento sulla piena partecipazione dei migranti a tutti gli aspetti della vita collettiva e sottolinea il ruolo determinante delle autorità locali. Sono stati presentati i risultati di un'indagine qualitativa dell'Eurobarometro svolta nella scorsa primavera sul tema dell'integrazione. L'indagine permette un franco scambio di opinioni fra i cittadini dell'UE e i migranti e rivela che i due gruppi condividono alcune opinioni sull'integrazione. Vi è un ampio consenso sull'importanza dell'interazione sul luogo di lavoro e nelle scuole e sul contributo positivo dei migranti alla cultura locale. Entrambi i gruppi concordano sui fattori che fanno funzionare l'integrazione: parlare la lingua, trovare un lavoro e comprendere la cultura locale. I cittadini dell’UE e i migranti che hanno preso parte al sondaggio hanno altresì concordato sulla necessità di un maggiore impegno di tutte le parti per sfruttare i vantaggi dell'immigrazione. La mancanza di competenze linguistiche e la segregazione degli immigrati nei quartieri svantaggiati sono considerati i principali ostacoli all'integrazione. Questi aspetti richiedono un’azione forte e coerente da parte di tutti. La diversità introdotta dalla migrazione, se ben gestita, può costituire un vantaggio concorrenziale e un volano per le economie europee. Se l'UE vuole raggiungere l'obiettivo di portare il tasso di occupazione al 75% entro il 2020, è fondamentale eliminare le barriere che ostacolano l'accesso dei migranti all'occupazione – tanto più che la forza lavoro europea è in diminuzione a causa della sfida demografica che l'Unione si trova ad affrontare. La forza lavoro europea diminuirà di circa 50 milioni di persone entro il 2060 rispetto al 2008 – nel 2010 vi erano 3,5 persone in età lavorativa (20-64) per ogni persona di 65 anni o più; le previsioni per il 2060 indicano un rapporto di 1,7 a 1. A titolo d'esempio, l'agenda della Commissione per nuove competenze e nuovi posti di lavoro stima, entro il 2020, una carenza di circa un milione di operatori professionali nel settore della sanità (2 milioni se si considera il personale sanitario ausiliario).
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Consultazione sulla libera circolazione dei lavoratori
La Commissione europea, DG Occupazione e Affari Sociali, ha lanciato una consultazione dal titolo “Iniziative UE per il rafforzamento delle norme UE sulla libertà di circolazione dei lavoratori”. L’obiettivo della consultazione è di valutare come garantire al meglio il diritto di libera circolazione dei lavoratori e contribuire a rimuovere gli ostacoli. La Commissione europea desidera ottenere nuovi input dagli stakeholder del settore e i cittadini per possibili iniziative e azioni future a riguardo. La consultazione è aperta a tutti i cittadini, autorità nazionali, regionali e locali, sindacati, datori di lavoro, ONG, accademici, tutti coloro che sono interessati al tema della libera circolazione dei lavoratori. Il questionario è disponibile in tutte le lingue UE.
La consultazione è aperta fino al 12 agosto 2011.
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Rapporto CNEL: formazione per l’occupazione
E’ stato presentato il rapporto CNEL sul mercato del lavoro 2010-2011 sui principali temi della fase congiunturale del mondo del lavoro, mediante l’analisi delle trasformazioni strutturali di breve e lungo periodo. I giovani, sembrano essere la parte della popolazione più colpita, dovuto all’attenuarsi delle garanzie contrattuali. Il deterioramento della condizione occupazionale dei giovani per effetto della crisi è peraltro segnalato dal ridursi delle possibilità di passaggio ad un’occupazione più stabile: prima della crisi, quasi il 31 per cento dei giovani con contratto temporaneo passavano l’anno dopo ad un lavoro a tempo indeterminato; questa percentuale è scesa ora a poco più del 22 per cento. Si è altresì fortemente aggravato il fenomeno dei Neet (not in education or training nor in employment), ovvero coloro che non risultano coinvolti nel mercato del lavoro ma che non stanno nemmeno impiegando il proprio tempo in un processo di formazione. Se prima della crisi il tasso di Neet si aggirava attorno al 16 per cento tra la popolazione più giovane (16-24 anni) e al 24 per cento per i giovani adulti (25-30 anni), tali percentuali sono rapidamente aumentate, salendo rispettivamente al 18.6 e al 28.8 per cento nel terzo trimestre del 2010. Dal punto di vista formativo, si conferma il dato che la crisi sembra aver colpito soprattutto le persone con bassi titoli di studio: mentre infatti gli occupati laureati sono cresciuti di numero (+286 mila persone tra il 2007 e il 2010), gli occupati con titoli di studio modesti (licenza elementare o al massimo il diploma di scuola media inferiore) si sono invece ridotti (887 mila lavoratori in meno nello stesso periodo). L’emergere di nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro, esige una riorganizzazione delle politiche formative. Nei prossimi anni la domanda di lavoro vedrà aumenti maggiori per le professioni qualificate mentre contrazioni della domanda di lavoro caratterizzeranno le qualifiche intermedie degli operai e impiegati.
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Bilancio UE 2014-2020: settore culturale
La Commissione europea ha pubblicato la sua proposta di bilancio per l’UE per il periodo 2014-2020 con 1.6 miliardi di euro per il settore culturale. Pubblicata nella Comunicazione “Un bilancio per Europa 2020”, questa proposta è l’inizio delle negoziazioni tra la Commissione, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea al fine di adottare il prossimo quadro di bilancio dell’Unione. La Commissione propone di stanziare 1.6 miliardi di euro per il settore culturale: attuali programmi Cultura, MEDIA e MEDIA Mundus.
Per il testo della proposta e i documenti correlati, visitare il sito indicato sotto.
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Nuovo studio sull’alfabetizzazione dei bambini e il sostegno familiare

Un nuovo studio conclude che coinvolgere le famiglie nei programmi di alfabetizzazione è essenziale per accrescere i livelli di alfabetizzazione nei bambini e negli adulti. Il rapporto offre una panoramica della ricerca e valuta le strategie, le politiche e le iniziative nel settore dell’alfabetizzazione familiare, in particolare quelle mirate alle famiglie svantaggiate. Mette in evidenza le buone prassi attraverso casi di studio di iniziative specifiche e di successo in tutta Europa. Il punto chiave del rapporto è che i programmi di alfabetizzazione familiare sono altamente efficaci rispetto ai costi, sia nel migliorare le competenze dei bambini, che quelle degli adulti coinvolti. Secondo gli autori sono quattro i fattori chiave che determinano il successo di questi programmi: i finanziamenti, la qualità, i partenariati e la ricerca basata sulla casistica. L’apporto e il coinvolgimento dei genitori, inoltre, è fondamentale nel sostegno e lo sviluppo del processo di apprendimento dei bambini, così come il contesto familiare in generale.
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Fondi extra UE per l’istruzione, la gioventù e la creatività
Nell’ambito della strategia volta ad incoraggiare l’occupazione, la Commissione europea punta a raddoppiare il numero di giovani, insegnanti e ricercatori che ricevono borse di studio UE per studiare e seguire una formazione all’estero, portando il numero dei beneficiari dagli attuali 400 000 all’anno a quasi 800 000. È uno degli obiettivi chiave dell’investimento UE per l’istruzione, la gioventù e la creatività, proposto dalla Commissione nel suo progetto di bilancio per il 2014-2020. Migliorare l’istruzione e la formazione, aiutando le persone ad acquisire le giuste qualifiche, è essenziale per rispondere alle esigenze future del mercato del lavoro e combattere la povertà. Per aumentare le opportunità occupazionali in un settore che rappresenta il 4,5% del PIL e il 3,8% dell’occupazione in Europa è necessario anche rafforzare gli investimenti nelle industrie creative. Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, esprimendosi in occasione della pubblicazione di una nuova relazione sulla politica di alfabetizzazione (“Teaching Reading in Europe” – Insegnare a leggere in Europa), ha commentato: “Questo bilancio reca con sé ottime prospettive per le persone e le organizzazioni attive nel campo dell’istruzione, della creatività e dell’innovazione. Investire in questi ambiti rappresenta la cosa migliore che si possa fare per l’economia e l’occupazione dell’Europa di domani. Vogliamo incoraggiare un maggior numero di persone ad avvalersi dell’opportunità di studiare, lavorare o fare volontariato all’estero poiché questa esperienza è preziosa per sviluppare competenze e migliorare le prospettive di lavoro. Porremo l’accento su misure che recano valore aggiunto e contribuiscono agli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.” La Commissione propone tra l’altro un nuovo programma per l’istruzione, la formazione e la gioventù, con stanziamenti pari a 15,2 miliardi di euro (+ 73%) nell’arco di sette anni. Oltre ad aumentare il numero di borse di studio e di formazione il programma servirà a sostenere e a modernizzare i sistemi di istruzione, a intensificare la cooperazione transfrontaliera tra gli istituti d’istruzione e a promuovere le riforme in questo settore. Si tratta dell’aumento di maggiore entità in tutta la proposta di bilancio, a conferma del fatto che la Commissione attribuisce un ruolo prioritario all’investimento nei saperi per il futuro dell’Europa.
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“Avviciniamoci ai vicini!” con i progetti eTwinning
In Europa, ci sono circa 70 confini nazionali. Fra questi, 25 sono confini linguistici. Molte scuole stanno varcando questi confini, imparando le lingue degli altri. Le lingue uniscono le persone. Se i vantaggi professionali dell’apprendere una lingua straniera sono molteplici, gli ulteriori benefici culturali legati al poter comunicare con persone di una nazione vicina non sono da meno. Molte volte, una lingua comune di comunicazione fra persone di nazioni diverse non è necessariamente la lingua madre di una parte o dell’altra. In eTwinning, tuttavia, molte scuole fanno proprio il contrario: imparano e comunicano nella lingua delle nazioni confinanti per avvicinarsi gli uni agli altri su diversi piani. I progetti eTwinning fra nazioni confinanti sono ideali per l’apprendimento delle lingue, non solo perché consentono agli studenti di arricchire le loro competenze cognitive in termini di acquisizione della lingua, ma li aiutano anche a migliorare le loro abilità sociali e accademiche. Dal sito indicato sotto è possibile prendere in visione alcuni progetti di successo e ascoltare le testimonianze dei protagonisti.
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Gli ostelli della gioventù diventano residenze artistiche
Gli ostelli della gioventù, nati 65 anni fa per promuovere il turismo giovanile low cost, diventeranno luoghi di aggregazione, dove i ragazzi potranno frequentare laboratori artistici. Si parte subito con una sperimentazione in 8 sedi in altrettante città e una dotazione di 3 milioni di euro, di cui 2,4 milioni dai fondi per le politiche giovanili e 600 mila euro dall'Aig (Associazione italiana alberghi per la gioventù). Il progetto, a cura del Ministero della gioventù e dell'Aig, è stato presentato due giorni fa a Roma dal ministro Giorgia Meloni e dal presidente dell'associazione. Si parte con otto strutture, che saranno trasformate in "laboratori d'arte": a Firenze e Cagliari ci si potrà occupare di cinema, a Perugia e Bologna di musica, a Napoli e Genova di teatro, a Matera di arti visive e a Trieste di giornalismo; la stima del Ministero è di coinvolgere in questa prima fase almeno 200 mila ragazzi. Successivamente, queste esperienza verrà estesa al maggior numero di ostelli (attualmente sono 300 su tutto il territorio nazionale). Le attività, che partiranno nei prossimi mesi, saranno gratuite.
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Due nuovi strumenti online per il Parlamento europeo

Il Parlamento europeo lancia due nuovi strumenti online: la prima versione mobile del suo sito web e una nuova funzione sulla sua pagina Facebook, che fornisce una serie completa di link ai social media e all'attività online dei deputati europei.
Europarl mobile - La prima versione mobile del sito del Parlamento europeo è stata progettata specificatamente per gli utenti di smartphone e dispositivi simili. Questa versione permette un accesso più chiaro ai contenuti principali del sito centrale e di navigare in modo più semplice. Tali innovazioni sono rivolte in particolare a chi ha un interesse professionale per le attività parlamentari. Questo strumento potrà infatti facilitare i giornalisti che desiderano ricevere in tempo reale gli ultimi aggiornamenti del servizio stampa o trovare rapidamente l'ordine del giorno di una riunione.
I deputati europei sono anche su Facebook - La pagina Facebook del Parlamento europeo, così come la pagina "Fan" del nostro Ufficio, include ora una scheda che consente agli utenti di individuare velocemente i profili Facebook dei parlamentari europei e la loro presenza su altre piattaforme online, tra cui Twitter, blog vari e il sito ufficiale del Parlamento europeo. Quasi il 70% dei parlamentari europei è presente su Facebook (contro il 60% dello scorso anno) e lo utilizza regolarmente per comunicare con i cittadini. In totale, i deputati hanno circa 1,5 milioni di "amici" e "fan" su Facebook, e più di 340.000 "seguaci" su Twitter (contro i 215.000 dell'anno scorso).
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09/08/2011 10:21:03      16718 visite
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